Gay & Bisex
Interrotti...
di Bsx_930
08.05.2015 |
13.509 |
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"Non ne avevo succhiati molti, ma quei due che avevo succhiato l'avevo fatto per molto tempo..."
“Cosa vuoi eh? Vuoi che mi spogli? Ecco a te”.Non credevo che l'avrebbe fatto, invece lo fece, si tolse la maglia e mi mostrò il suo fisico atletico.
Lo guardai in faccia. Aveva un aria di sfida stampata a caratteri cubitali.
“Allora? Eh? Cos'è, ora non mi vuoi più?”. Continuò.
Io deglutì non sapevo come comportarmi.
Mi avvicinai a lui e anche io mi tolsi la maglia.
Era la prima volta che vedevo il mio amico nudo. Era meraviglioso.
Mi avvicinavo sempre più lentamente, allungai una mano per toccarlo e lui la prese e la portò al suo corpo perfetto.
“Ti piace toccarmi? Allora? Rispondimi cazzo!”.
Il suo volto era vicinissimo al mio. Sentivo il suo respiro confondersi col mio.
Mi stringeva il polso nella sua mano.
La tirò a se facendo toccare i nostri corpi.
Sentì la sua forza portare la mia mano sul sui culo.
“Vuoi parlare o no? Eh? Mi dai ai nervi quando fai così!”.
Aprì la mano e toccai quel sodo fondo schiena, lo strinsi forte.
“Così va bene”. Disse lui lasciandomi la mano.
“Vuoi baciarmi?”. Disse strusciando le sue labbra sulle mie.
“Allora lo vuoi?”.
Lo volevo con tutto me stesso.
Portai la mano dietro la sua nuca e lo presi.
Le sue mani fecero lo stesso.
Sentivo la sua bocca fondersi con la mia diventando un tutt'uno.
Quando ci staccammo mi inginocchiai davanti a lui, e gli aprì la botta dei pantaloni.
Le sue mutande bianche non riuscivano più a contenere quel ben di Dio.
Gli feci cadere i pantaloni fino alle caviglie e tirai fuori quel suo meraviglioso cazzo.
Mi slacciai anche io i pantaloni, e lo tirai fuori.
Era duro, lungo e non molto largo, ma molto, molto venoso.
Odorava di sesso, e di sborra.
Lo guardai negli occhi e poi lo presi tutto in bocca.
Era caldissimo. Era il mio terzo cazzo. Non ne avevo succhiati molti, ma quei due che avevo succhiato l'avevo fatto per molto tempo.
Mi segavo pensando a quanto quel cazzo potesse sfondare, e a quanto potesse darmi.
I miei movimenti erano semplici e precisi per non fargli male.
Sentivo la pelle del cazzo andare su e giù insieme alle mie labbra e lui, con la mano tra i miei capelli gemeva.
Mi staccai appena per prendere fiato, quando un onda calda mi colpì la guancia.
Un'altra, e un'altra ancora. Otto schizzi di calda bianca sborra mi colavano dal mento sul petto e sul cazzo.
Alzai la testa per guardarlo negli occhi.
Mi sorrideva.
“Ora tocca a me”. Disse.
Mi alzai ancora con la sborra sul volto e lui, lo prese in bocca senza tanti inviti.
Dopo due minuti sentimmo la porta di casa aprirsi, io corsi in bagno e lui si rivestì velocemente.
Era sua sorella che era tornata da lezione.
Mi lavai via la sborra dalla faccia e dal petto, aspettai che il cazzo ritornasse moscio ed uscì dal bagno.
“Hei, Clarisse, come va?”. Dissi avvicinandomi per salutarla.
“Tutto ok dai”. Mi baciò la guancia e mi guardò con uno sguardo curioso.
Quando Natan si assentò per andare in bagno Clarisse si avvicinò.
“Dimmi, l'hai succhiato a mio fratello? Ho sentito l'odore di cazzo sulla tua guancia”. Quel sussurro era la cosa più imbarazzante che qualcuno mi avesse mai detto.
“Tranquillo, so tenere un segreto”. Disse facendomi l'occhiolino.
“Lucas, puoi venire qui un attimo?”. Era Natan che urlava dal corridoio.
“Dobbiamo finire quel discorso di prima”. Continuò.
“Arrivo”.
Mi voltai verso Clarisse.
“Ora è il suo turno”. Dissi lasciandola con gli occhi sgranati sul divano.
Entrai in camera sua e sentimmo la porta di casa chiudersi a chiave da fuori.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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